Storia dell‘Agricoltura e dell’Alimentazione in Campania

di G. Aliotta – C. Salerno

Come parlare, anche se solo della costa campana, e di quella sua amenità fiorente e splendida, che mostra come la potenza creatrice della natura in un momento di grazia si sia concentra in un solo luogo? E tutta quella vivificante e ininterrotta salubrità; quella mitezza di clima, i campi cosi fertili, colli così ridenti, valichi così sicuri, boschi tanto ombrosi; una tale varietà e ricchezza di selve; venti che spirano da monti cosi numerosi; una così grande fertilità di messi, di viti e di olivi, e greggi dai manti così eccellenti, tori dai colli così pingui; tanti luoghi, tanta abbondanza di fiumi e di sorgenti che la bagnano tutta; tanti mari, porti, e il suo grembo aperto da ogni lato al commercio dei popoli e lei stessa che, come per aiutare gli uomini, si slancia ardentemente verso i mari! E taccio ii carattere e il costume dei suoi abitanti, e gli eroi, e i popoli conquistati con la sua lingua e il suo valore.” (NH 3, 40).

Plinio il Vecchio; Naturalis Historia