I Quaderni del Parco
di Claudio R. Salerno – Agostino di Lorenzo – Giustiniano Matteucig
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Nel corso della storia, i paesaggi mediterranei hanno subito continue modifiche legate allo sviluppo culturale, sociale ed economico dei suoi popoli che hanno profondamente cambiato struttura e funzione degli ecosistemi naturali.
Se ci chiediamo che cosa è il Mediterraneo, la risposta d’obbligo è quella del grande storico francese Fernand Braudel:
“Mille cose insieme. Non un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi. Non un mare, ma un susseguirsi di mari. Non una civiltà, ma una serie di civiltà
accatastate le une sulle altre”.
Da sempre Napoli ha rappresentato uno dei punti fondamentali del paesaggio mediterraneo e la costruzione del territorio della città contemporanea parte da qui ed è oggi oggetto di studio nel contesto delle politiche europee. Il paesaggio è un termine che sottolinea il legame relazionale tra gli individui e l’ambiente in cui vivono, un tema fondamentale attorno al quale ruota questa riflessione è oggi il rapporto tra il pieno e il vuoto, in particolare l’inversione di tendenza necessaria negli spazi urbani dal pieno al vuoto. Vuoti vengono considerati ad esempio gli spazi agricoli della periurbanità o campagna urbana, che nell’ipotesi del francese Pierre Donadieu rivestono un ruolo fondamentale per creare un punto di incontro significativo tra la città e la campagna.
Vogliamo raccontare, attraverso i Quaderni, la Storia del Paesaggio, la cultura in essa intrinseca, le possibili funzioni dell’agricoltura urbana, gli interventi autosostenibili, gli aspetti biologici, le attività dell’uomo, gli aspetti naturalistici, antropologici e sociali, raccontarne il passato, il presente e il futuro.