L’approvvigionamento dell’acqua e le disastrose alluvioni prima dell’eruzione

di Maria Rosaria Senatore e Agostino Meo

Maria Rosaria Senatore – Curriculum Professionale

Attuale posizione: Professore Associato
Istruzione e formazione:
– Laurea in Scienze Geologiche presso l’Università degli Studi di Napoli, Federico II (1979), tesi sperimentale in Geologia Marina;
– Dottorato di Ricerca in “Geologia del Sedimentario” presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi Federico II di Napoli (1988), tesi sulla comparazione di due avanfosse: l’attuale, il Golfo di Taranto (mediante studi di geologia marina), e quella miocenica, il Bacino Irpino (mediante studi di geologia classica: rilevamento della successione miocenica del “Flysch di Faeto” e analisi delle facies);
– Ricercatore CNR, ex art. 36, presso l’Istituto di Geologia Marina GeoMare Sud (oggi IAMC) del CNR in Napoli dal 1989;
– Ricercatore universitario (raggruppamento disciplinare 77), collegato al Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, dal novembre 1990;
– Responsabile del Laboratorio di Geologia Marina presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Napoli, Federico II;
– Professore Associato dal 2000 presso l’Università degli Studi del Sannio dove insegna le materie proprie del settore della Stratigrafia e della Sedimentologia (SSD: Geo/02);

-Nel 2003 e 2004 ha trascorso tre periodi di studi e ricerche presso il Prof. Jean-Daniel Stanley, direttore del Geoarchaeology-Global Change Program dello Smithsonian Instituition – National Museum of Natural History di Washington (USA), col quale è attiva una collaborazione sulle ricerche per la ricostruzione, mediante lo studio dei sedimenti, del paesaggio intorno Pompei prima dell’eruzione vesuviana del 79 d.C (e.d. n. 16, 17, 18, 19, 20
– Responsabile del Laboratorio di Geologia Stratigrafica, Sedimentologia e Geologia Marina presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università degli Studi del Sannio.

-Dal 2016 è membro del Gruppo di Coordinamento della Sezione di Geologia Marina della Società Geologica Italiana.

– Rappresentante di Ateneo in seno al Consiglio Scientifico del CoNISMa (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare).

Attività scientifica:
Geologia Marina:
– Direttore del Rilevamento geologico dei fogli geologici alla scala 1:50.000 Rotondella, Policoro e Foce del Sinni – parte mare; tale attività si svolge nell’ambito del Progetto Nazionale CAR.G;

– Ricostruzione dell’evoluzione geologica recente della piattaforma continentale dei golfi di Salerno, di Pozzuoli, di Gaeta e di Taranto, mediante stratigrafia sismica e stratigrafia fisica e sedimentologia di carotaggi; variazioni ambientali in relazione ai cambiamenti climatici ad alta ed altissima frequenza; sistemi torbiditici profondi;
– Responsabile scientifico dell’unità del Sannio nell’ambito del Progetto MAGIC (Marine Geohazard along the Italian Coasts) della Protezione Civile Nazionale;
– Membro del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale del Progetto MAGIC;

– Coordinatore scientifico delle aree offshore del Golfo di Taranto settentrionale nell’ambito del Progetto METIQ (Modello Evolutivo del Territorio Italiano e delle aree offshore circostanti nel Quaternario).

– Coordinatore Scientifico del foglio geologico 524 -Foce del Sinni, nel settore nord-occidentale del Golfo di Taranto, nell’ambito del Progetto CARG (progetto nazionale per la realizzazione e informatizzazione della carta geologica d’Italia alla scala 1:50.000).

 

Geologia delle fasce costiere:
– Evoluzione geologica delle fasce costiere, durante il Pleistocene – Olocene, della piana del Sele, del Sarno e di Metaponto mediante stratigrafia fisica e sequenziale su affioramenti e sondaggi; analisi delle facies e delle associazioni di facies; correlazioni cronostratigrafiche; variazioni ambientali e variazioni climatiche ad alta frequenza;

Geoarcheologia:
– Ricostruzione del paesaggio geologico e individuazione e definizione di eventi catastrofici mediante stratigrafia fisica stratigrafia georadar e sedimentologia al livello cronologico dei siti di Pompei antica, Poseidonia, Metapontum, Benevento, Baselice, Castelpoto (Santa Maria a’ Peccerella);
– Responsabile scientifico del Progetto Pon “Tecnologie innovative per la conservazione, il recupero ed il restauro dei beni archeologici sottoposti a forte pressione antropica ed in aree soggette a rischio di eventi naturali “ nell’ambito del quale sono stati eseguiti profili geo-radar e tomografie geoelettriche raggiungendo l’obiettivo della penetrazione di indagine nel sottosuolo fino a circa 20 m,

– Coordinatore scientifico del Progetto “Geo – Archaeo: Metodologie, strumenti e servizi innovativi per lo sviluppo del patrimonio culturale dei Geo-Archeo-Siti”, codice identificativo ARS01_01249 area di specializzazione “Cultural Heritage” – CUP B89C20000880005, Programma Operativo Nazionale “Ricerca e Innovazione” 2014 – 2020 (PON “R&I” 2014 – 2020)”.

Geositi e divulgazione delle Scienze della Terra:
– Si occupa dell’individuazione di siti geologici ad alto valore culturale, del loro studio stratigrafico e sedimentologico, e della divulgazione degli stessi mediante pannelli e guide;

Geologia regionale:
– Rilievo geologico e studio stratigrafico, sedimentologico e stratigrafico sequenziale di successioni sedimentarie affioranti in Appennino meridionale di età miocenica, pliocenica e pleistocenica (Flysch di Faeto, successioni di Castelpoto, della città di Benevento,  di Morra de Sanctis e di Monte Castello in Savignano Irpino);
– Rilevatore di un’area nell’ambito del CARG – Foglio n. 450, Sant’Angelo dei Lombardi;
– Consulente scientifico per la stratigrafia e sedimentologia delle successioni plioceniche ricadenti nei fogli geologici n. 419, San Giorgio La Molara, e n. 449, Avellino;
– Ha fatto parte, nell’ambito del Progetto per la Stima e la Riduzione della Vulnerabilità dell’Ambiente Costruito – TRAIANO (Gruppo Nazionale Difesa dai Terremoti; Coordinatore Nazionale: prof Edoardo Cosenza), della Task 3: Caratterizzazione geologica dell’area di studio. Il lavoro svolto, mediante il rilevamento geologico, la stratigrafia fisica di sondaggi e la re-interpretazione di stratigrafie di sondaggi archiviati dal Comune della città, ha permesso di definire un modello geologico del sottosuolo della città di Benevento.

Collaborazioni:
– Soprintendenza Archeologica di Napoli;

– Soprintendenza Archeologica di Salerno, Benevento e Avellino;
– Università degli Studi di Napoli Federico II;
– Istituto per l’ambiente marino costiero del CNR di Napoli;
– Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Biologia Vegetale;
– Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Dipartimento di Scienze della Terra;
– U.S. Geological Survey, Branch of Pacific Marine Geology, Menlo Park, California,    USA;
– Smithsonian National Museum of Natural History, Washington, USA;
– University of Sydney, Department of Archaeology, Australia;

– Museo Nazionale di Matera;

-Soprintendenza della Basilicata

– Istituto per la Diffusione delle Scienze Naturali (IDSN), Napoli.

Riconoscimenti:
– Premio Accademico per le Scienze della Terra per l’anno 1989 conferito dall’Accademia di Scienze Fisiche e Matematiche della Società Nazionale di Scienze Lettere ed Arti in Napoli.